giovedì 21 marzo 2013

Le tecnologie che hanno isolato i cardinali in Conclave

"Nella Cappella Sistina, pochi giorni fà, un centinaio di Cardinali hanno deciso il nome del nuovo capo della Chiesa Cattolica Cristiana, vescovo di Roma: il nuovo Papa. Il timore che ci fossero fughe di notizie più o meno volontarie da alcuni di questi. Scopriamo le tecniche di bonifica adottate dagli specialisti."

La segretezza è d'obbligo anche sui dispositivi realizzati per impedire ai porporati, riuniti in Conclave, di comunicare. "Si tratta - spiega Maurizio Aiello, dell'Istituto di elettronica e di ingegneria dell'informazione e delle telecomunicazioni del Cnr di Genova - di apparati disturbatori che emettono onde elettromagnetiche alle stesse frequenze dei dispositivi trasmittenti".


    


"Il rumore - fa notare - impedisce tutte le comunicazioni radio da e verso un certo punto. Secondo la legislazione italiana, l' utilizzo dei cosiddetti  jammer  (disturbatori di frequenze ndr) è fuorilegge ma il Vaticano è extra-territoriale ed è comunque plausibile che siano stati applicati entrambi i metodi al fine di ottenere un black-out totale: una schermatura passiva e dispositivi attivi in grado di disturbare eventuali trasmissioni residue. Per intercettare o inibire le comunicazioni cellulari sono comunque disponibili dispositivi più raffinati, ad esempio gli 'Imsi-catcher".





Gli apparati disturbatori che emettono onde elettromagnetiche alle stesse frequenze dei dispositivi trasmittenti che impediscono ai porporati di comunicare con l'esterno, per esempio durante i tragitti dalla residenza alla Sistina. 

"Meno fantasiosamente - sostiene Aiello - è senz'altro stata effettuata una bonifica preliminare dell'ambiente. Esistono i rilevatori di giunzioni non lineari, che sfruttano il principio della risposta a segnali predefiniti:  una giunzione semiconduttrice componente del transistor risponde con una serie di armoniche a un segnale e il dispositivo individua la risposta rilevando dispositivi elettronici di qualsiasi natura, accesi o spenti, funzionanti o rotti". "Le tecniche di intercettazione - avverte Maurizio Aiello - si evolvono parallelamente a quelle della comunicazione. In primo luogo, alla sempre maggior diffusione di internet e dei telefoni mobili in grado di connettersi ovunque e alla possibilità di impiegare microspie tecnologicamente avanzate, si contrappongono strumenti di protezione passivi come le gabbie di Faraday', vere e proprie casseforti impenetrabili alle onde elettromagnetiche utilizzate, ad esempio, per eseguire le analisi scientifiche dei dispositivi cellulari da parte delle forze di Polizia".

fastweb.it

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