martedì 26 marzo 2013

Freccia Rossa 1000 che vanno a "euro"

"Dall'articolo di presentazione del nuovo gioiello di Casa Ansaldo si scopre, grazie alla pedissequa cronista, che il nuovo Frecciarossa 1000 "Pietro Mennea", dedicato al campione di atletica da poco scomparso, possa raggiungere velocità che sfidano la Fisica! .. oppure l'Economia ?"


nell'articolo "incriminato", con velocità da Star Trek
I un eccesso di diffidenza mi sento di dire, in tutta onestà: non mi piace "la velocità" che raggiunge, preferisco viaggiare in bicicletta. La mia bicicletta viaggia si e no a 23 cent/euro.

A voi il link dell' articolo

So Funny! :D

AGGIORNAMENTO 27/03/2013 ore 11.00:

Confrontandosi con i migliori scienziati hanno optato per modificare l'unità di misura.

Funny too!

sabato 23 marzo 2013

La Silicon Valley in difficoltà, si cercano immigrati IT



"Un centinaio di colossi tecnologici, inclusi Google, Facebook, Yahoo, Intel e Oracle, hanno chiesto al presidente Obama e al Congresso americano di approvare alcune riforme per favorire l'accesso e la permanenza negli States di lavoratori stranieri qualificati. L'Immigration and Innovation Act aiuterà le aziende in crisi di assunzioni?"


Google, Facebook, Yahoo, eBay, PayPal e altri colossi tecnologici si schierano a favore di un'America più aperta e tollerante nei confronti dei suoi immigrati o aspiranti tali. Purché capaci di infoltire le schiere dei professionisti che operano, a vario titolo, nel campo dell'It o anche in settori diversi, ma rivestendo ruoli tecnici. Più di un centinaio di grandi compagnie hi-tech, fra cui le cinque citate, hanno sottoscritto un appello indirizzato al Congresso degli Stati Uniti e alla Casa Bianca, chiedendo di approvare alcune leggi che facilitano l'ingresso e la permanenza nel territorio a stelle e strisce da parte di stranieri con competenze It.

Tra le leggi in questione, attualmente all'esame del Senato, spiccano  l'Immigration Innovation Act e lo Startup Visa Act, promossi dal presidente Barack Obama. Fra i cambiamenti invocati, i più importanti sono il varo di facilitazioni per il rilascio di green card agli stranieri residenti in maniera permanente negli Usa,  l'aumento del tetto di visti H-1B (che dagli attuali 65mila dovrebbero salire a 115mila). Professori, ricercatori che si siano distinti e "persone con straordinarie abilità", inoltre, potranno richiedere il rinnovo della carta verde anche senza essere, in quel momento, lavoratori assunti. La "fame" di lavoratori che possano vantare formazione ed esperienza non è solo un problema europeo, recentemente affrontato dalla Commissione Ue con il varo di un'alleanza fra istituzioni e aziende: anche gli Stati Uniti, pur in tempi di disoccupazione, patiscono una carenza di offerta di lavoratori con competenze tecnologiche. Nel documento presentato dai cento big dell'It si sottolinea che cinque azienda da sole – Ibm, Intel, Microsoft, Oracle e Qualcomm - oggi avrebbero bisogno, complessivamente, di oltre 10mila professionisti da assumere.

I firmatari chiedono essenzialmente due cose: che i provvedimenti dell'Immigration Innovation Act rendano più semplice l'assunzione di nuovi talenti, e che vengano aumentati gli investimenti in formazione tecnologica. E ci troviamo davanti a un raro caso di "fronte comune" in cui acerrimi rivali del mondo Ict - la lista include anche AT&T, Cisco, Eventbrite, Fry's Electronics, Hp, Intel, Intellectual Ventures, Microsoft, Oracle, Qualcomm, TechNet e Zynga – si alleano per fare pressione sulla classe politica, invocando l'approvazione delle riforme entro l'anno. "Dal momento che il nostro sistema di immigrazione è obsoleto e inefficiente", si legge nel documento, "molti stranieri altamente qualificati che vorrebbero risiedere in America sono obbligati ad andarsene, poiché non possono ottenere permessi di soggiorno permanenti. Alcuni evitano proprio di arrivare".


 ictbusinness.it

giovedì 21 marzo 2013

Le tecnologie che hanno isolato i cardinali in Conclave

"Nella Cappella Sistina, pochi giorni fà, un centinaio di Cardinali hanno deciso il nome del nuovo capo della Chiesa Cattolica Cristiana, vescovo di Roma: il nuovo Papa. Il timore che ci fossero fughe di notizie più o meno volontarie da alcuni di questi. Scopriamo le tecniche di bonifica adottate dagli specialisti."

La segretezza è d'obbligo anche sui dispositivi realizzati per impedire ai porporati, riuniti in Conclave, di comunicare. "Si tratta - spiega Maurizio Aiello, dell'Istituto di elettronica e di ingegneria dell'informazione e delle telecomunicazioni del Cnr di Genova - di apparati disturbatori che emettono onde elettromagnetiche alle stesse frequenze dei dispositivi trasmittenti".


    


"Il rumore - fa notare - impedisce tutte le comunicazioni radio da e verso un certo punto. Secondo la legislazione italiana, l' utilizzo dei cosiddetti  jammer  (disturbatori di frequenze ndr) è fuorilegge ma il Vaticano è extra-territoriale ed è comunque plausibile che siano stati applicati entrambi i metodi al fine di ottenere un black-out totale: una schermatura passiva e dispositivi attivi in grado di disturbare eventuali trasmissioni residue. Per intercettare o inibire le comunicazioni cellulari sono comunque disponibili dispositivi più raffinati, ad esempio gli 'Imsi-catcher".





Gli apparati disturbatori che emettono onde elettromagnetiche alle stesse frequenze dei dispositivi trasmittenti che impediscono ai porporati di comunicare con l'esterno, per esempio durante i tragitti dalla residenza alla Sistina. 

"Meno fantasiosamente - sostiene Aiello - è senz'altro stata effettuata una bonifica preliminare dell'ambiente. Esistono i rilevatori di giunzioni non lineari, che sfruttano il principio della risposta a segnali predefiniti:  una giunzione semiconduttrice componente del transistor risponde con una serie di armoniche a un segnale e il dispositivo individua la risposta rilevando dispositivi elettronici di qualsiasi natura, accesi o spenti, funzionanti o rotti". "Le tecniche di intercettazione - avverte Maurizio Aiello - si evolvono parallelamente a quelle della comunicazione. In primo luogo, alla sempre maggior diffusione di internet e dei telefoni mobili in grado di connettersi ovunque e alla possibilità di impiegare microspie tecnologicamente avanzate, si contrappongono strumenti di protezione passivi come le gabbie di Faraday', vere e proprie casseforti impenetrabili alle onde elettromagnetiche utilizzate, ad esempio, per eseguire le analisi scientifiche dei dispositivi cellulari da parte delle forze di Polizia".

fastweb.it

domenica 17 marzo 2013

Le batterie che si ricaricano via wireless


 "Le batterie flessibili agli ioni di litio possono allungarsi fino a tre volte la loro dimensione originale, questo è il risultato"

 Si allungano fino al 300% della loro dimensione originale e si ricaricano senza fili, via wireless: sono le prime batterie flessibili agli ioni di litio, grazie alle quali monitor avvolgibili e computer indossabili diventano più vicini. Il risultato, descritto sulla rivista Nature Communications si deve a un gruppo di ricerca coordinato dall'americano John Rogers dell'università dell'Illinois.

Le batterie possono funzionare fino a 8-9 ore prima di essere ricaricata e continuano a essere efficienti anche dopo essere stata stirate, piegate, avvolte. Il processo di allungamento è reversibile e le batterie sono capaci di 20 cicli di ricarica.

Hanno inoltre il vantaggio che si ricaricano senza fili, via wireless. Secondo gli autori le batterie flessibili potrebbero essere usate nell'elettronica flessibile, per esempio in dispositivi simili a 'pelli' robotiche da applicare sul corpo umano (come si può vedere nella foto principale), per monitorare la salute, o per schermi arrotolabili. La capacità' di queste batterie estensibili, sottolineano gli auotori, è simile alle batterie tradizionali al litio delle stesse dimensioni.

Potrebbero tornare utili nella fabbricazione di dispositivi come gli orologi-pc, allo studio di aziende come Apple e Samsung. Anche se la ricerca sui dispositivi elettronici procede a grandi passi e con buoni risultati uno degli ostacoli è costituito dalla progettazione di una fonte di un alimentatore in grado di sopportare la flessione e l'allungamento, pur mantenendo le sue prestazioni di accumulo di energia. I ricercatori hanno superato questa difficoltà usando strati di silicio morbido su cui sono installati elettrodi interconnessi fra loro con dei sottilissimi cavi a spirale. La matrice di silicio è quadrata e trasparente e contiene 100 elettrodi.

''I componenti della batteria sono montati fianco a fianco e collegati da fitti e lunghi fili a spirale'' ha osservato uno degli autori, Yonggang Huang della Northwestern University. ''Sono i fili a spirale - ha proseguito Huang - che permettono alle batterie di essere flessibili. Quando abbiamo allungato la batteria, i fili ondulate si sono spiegati come una fisarmonica. E possiamo allungare il dispositivo anche quando la batteria è al lavoro''.

fastweb.it

mercoledì 13 marzo 2013

Whatsapp e le domande del garante

Whatsapp logo
"Secondo il garante della privacy la sicurezza degli utenti Italiani non è garantita secondo i nostri canoni"

Non bastavano le accuse di violazione della privacy ricevute dalle autorità canadesi e olandesi. Ora WhatsApp se la deve vedere anche con il Garante per la Privacy italiano, che intende fare chiarezza sulla piattaforma di instant messaging più famosa del mondo. 

Nella sua pagina ufficiale, l'authority italiana scrive di aver chiesto ai vertici di WhatsApp di " comunicare ogni informazione utile per valutare il rispetto della privacy degli utenti italiani”. Sempre nel sito, si possono leggere le perplessità che hanno portato il Garante a voler fare chiarezza. Innanzittutto gli utenti devono consentire a WhatsApp l'accesso ai propri dati, fra cui la rubrica dello smartphone o del tablet. Ma nella rubrica si trovano anche i dati di chi non ha l'applicazione, e che quindi WhatsApp non ha nessun diritto di acquisire.

Il Garante ha quindi chiesto alla società 

"quali tipi di dati personali degli utenti vengono raccolti e usati al momento dell'iscrizione e nel corso dell'erogazione dei servizi di messaggistica e condivisione file; come vengono conservati e protetti questi dati; le misure adottate (es. cifratura, generazione di credenziali etc.) per limitare il rischio di accesso da parte di soggetti diversi dagli interessati e, in particolare, se siano stati previsti sistemi contro gli attacchi tipo "man in the middle", volti ad acquisire illecitamente il contenuto dei messaggi scambiati mediante l'applicazione."

Inoltre: per quanto tempo i dati degli utenti vengono conservati?

Staremo a vedere quali saranno le risposte della società californiana.


wired.it