Potrebbe accadere tutto lunedì, gli analisti dell'FBI che hanno lavorato al progetto sono ottimisti. I maggiori ISP del pianeta sono corsi ai ripari creando server di appoggio per veicolare il traffico.Sarà tutto vero o solo una fanta-notizia per fare Hype?
Nel dubbio ecco alcuni link per verificare se il nostro pc è stato infettato dal malware in questione.
Supporto 187 FBI Operation Ghost Click DNS Changer Work Group
L'Apocalisse non può più attendere. A
partire dalle prime luci di lunedì, centinaia di migliaia di computer di
tutto il mondo sono a rischio infezione. Addio Internet: chiunque
cercherà di avventurarsi sui siti più famosi di tutto il mondo, da
Facebook ad Apple, passando per gli indirizzi perfino dell'Fbi, sarà
sbattuto fuori dal world wide web. Www non più: fuori. E la cosa
incredibile è che a sbatterci fuori sarà proprio l'Fbi: e per giunta per
conto del tribunale di New York.
Sembra la trama di un
cyberthriller e invece è realtà. E stavolta neppure la sempre più grande
tribù dei Macdotati potrà ritenersi al sicuro. I computer Apple, si sa,
sono molto meno esposti dei cugini rivali che girano su Windows agli
attacchi dei pirati. E invece stavolta il virus è pronto colpire non
solo i pc Windows e i computer della Mela ma perfino gli iPad, gli
iPhone e i tablet di tutti i tipi.
La ragione è semplice: il
malware ha già preso possesso dei computer infettati e scatterà appena i
pc o i tablet tenteranno di collegarsi al web, agendo sull'indirizzo
Dns, quello cioè che ci consente di indirizzarci per le autostrade del
web.
Ma come si è arrivati fin qui? E perché dagli Usa
all'Europa nessuno può dormire tranquillo? Il Lunedì Nero dei computer
arriva da lontano. È il novembre scorso quando l'Fbi annuncia di aver
sgominato una pericolossima centrale di hacker che opera dalla Russia
agli Stati Uniti, passando per l'Europa. I banditi sono riusciti a
impossessassarsi di oltre quattro milioni di computer in tutto il mondo,
mettendo su un'associazione criminale da 14 milioni di dollari.
Non
si tratta però di un 'semplice' virus che si attacca ai nostri pc
trasformandoli in tanti bot, strumenti di una botnet, quella rete
appunto di computer infettati che viene orchestrata dai delinquenti web
per dirottarli su siti particolari o succhiare informazioni (e denaro).
In questo caso il malware viene chiamato DnsChanger perché cambia
appunto l'indirizzo Dns: in pratica il computer colpito naviga su un
Internet parallelo disegnato dagli hacker in cui i siti non sono quello
che appaiono. Cerchi un prodotto Apple? Vieni rimandato su un sito
pirata. Vuoi scaricare un film da Netflix? Idem.
Quando scatta
l'operazione antihacker l'Fbi è costretta così a 'ricostruire' il mondo
Internet dei computer infetti mettendo in piedi una serie di server
alternativi che impediscono ai pc colpiti di navigare sul web pirata.
Naturalmente si tratta di una misura temporanea: decisa appunto dal
tribunale di New York perché da qui parte l'operazione anti-pirateria.
La misura temporanea finisce però proprio questo lunedì: 9 luglio. Da
questo momento in poi, insomma, i nostri computer non saranno più
protetti: ma visto che i siti pirata sono già stati bloccati, la
conseguenza sarà il blocco totale di Internet. Non riusciremo più a
collegarci. Black Out. Buio completo. Che fare?
Negli Stati
Uniti le grandi compagnie come At&T hanno già preannunciato di aver
predisposto server di emergenza per ridirigere il traffico dei computer
colpiti. E da Facebook a Google si è pure scatenata una campagna di
sensibilizzazione. Basta un semplice test su un sito predisposto per
l'occasione, www.dcwg.org 1 ,
per scoprire se il pc o il Mac è infetto o meno. Se il sito si illumina
di verde vuol dire che il computer è pulito. Altrimenti...
Per
la verità gli esperti giurano che in rete sono disponibili una serie di
tool e software che permettono di ripulire il computer infetto. Ma
nessuno sa ancora calcolare con esattezza quanti pc potranno essere
colpiti dal blackout. Una stima della rivista specializzata PcWorld
parla di 275mila computer ancora infetti in tutto il mondo. Solo 45mila
sarebbero quelli a rischio negli Usa. Il che per noi è naturalmente una
brutta notizia: perché molto più pericolosa sarebbe quindi la situazione
dall'Asia all'Europa. Certo, insistono gli esperti, poche centinaia di
migliaia di computer sono nulla rispetto ai milioni colpiti da Zeus,
SpyEye e gli altri virus in giro per il mondo. E certo: saranno anche
nulla. Ma sai che sorpresa se lunedì accendi il computer e scopri che
l'Apocalisse si è scatenata proprio sulla tua nullità?
repubblica.it
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